Il nostro latte, il nostro futuro
Le estati in alpeggio di Michaela Maria Gruber alla Malga Feichteralm, Selva dei Molini
Michaela Gruber è una giovane contadina di Selva dei Molini in Valle Aurina, conferitrice di latte ad una delle Latterie dell’Alto Adige. Nel periodo estivo, Michaela si trova in alpeggio, insieme a suo nonno e le sue mucche. Ogni giorno, se ne prende cura e le accompagna al pascolo per lasciarle mangiare erba fresca in piena libertà. La vita in alpeggio è dura, ma significa vivere in un luogo meraviglioso circondato dalle montagne.
Michaela ha studiato alla Scuola professionale per l'agricoltura e l’economia domestica Teodone e spinta dal desiderio di mantenere vive le tradizioni di famiglia, ha deciso di prendere in gestione l’azienda agricola familiare e di stabilirsi a Selva dei Molini.
È lei che racconta la sua storia fatta di tradizioni di famiglia, e che oggi, continua ad evolversi nel rispetto della natura e della biodiversità. Come una vera eredità culturale, la transumanza unisce così passato e futuro, promuovendo una gestione sostenibile delle risorse anche per le nuove generazioni.

Qual è la routine quotidiana in alpeggio?
“La giornata inizia abbastanza presto, tra le ore 5:00 e le 5:30, con la mungitura delle mucche e la pulizia della mungitrice. Mentre ricevono un po' di fieno e cereali, anch’io e mio nonno possiamo fare colazione. Le mucche vengono poi portate al pascolo. A seconda della motivazione e docilità delle mucche, ci può volere più o meno tempo, perché il percorso è abbastanza lungo, tra due e tre chilometri. Ciò nonostante, la salita è facilmente accessibile per gli animali e non rappresenta un problema. Una volta che le mucche sono al pascolo, torno all'alpeggio e preparo la stalla per la sera e il pranzo per me e mio nonno. Nel pomeriggio torno dalle mucche e le riporto alla stalla, dove ricevono fieno e cereali. Arrivati a questo punto della giornata, le mucche vengono munte per la seconda volta. Dopo la mungitura, preparo il mangime per il giorno seguente e la cena per noi, di solito un pasto semplice e veloce. Dopo una giornata impegnativa, la stanchezza ci porta spesso ad andare a letto presto. Nonostante mio nonno abbia già compiuto 80 anni, riesce ancora a prendersi cura dell'alpeggio, e per questo il lavoro viene suddiviso equamente.”
Quanto è importante la cura delle mucche?
“Naturalmente, la cura è importante anche in alpeggio. Ci si assicura che le mucche abbiano un bel "letto" su cui dormire e che siano pulite. Se una mucca manifesta sintomi di malattia, le viene prestata la massima attenzione e viene chiamato il veterinario.”

Da giovane, com’è trascorrere l'intera estate in alpeggio lontano dal paese?
“Mi piace stare in alpeggio e se voglio fare qualcosa in paese, la macchina mi permette di essere abbastanza flessibile. Visto che sono cresciuta e vivo in un maso di montagna, sono abituata a stare lontana dal paese. Qualche volta mi sposto anche per riunioni o per fare volontariato nella banda musicale locale. Grazie al cellulare, posso sempre essere connessa con il mondo intero e comunicare con gli altri. Non mi pesa molto stare da sola, anche perché non sono mai veramente sola. Gli animali e mio nonno, che di solito è in alpeggio con me, mi fanno sempre compagnia.”
Come si vive la transumanza / discesa dell’alpeggio?
“La transumanza è il coronamento della stagione alpina. È una vera e propria riunione di famiglia, perché molte persone si prendono il tempo per passare insieme questa giornata. Vengono offerte torte, pasta fatta in casa (cibo tradizionale di questo giorno) e altre specialità. Viene organizzata una grande festa dove si suona la fisarmonica e si cantano canzoni tradizionali per celebrare la fine dell’estate sull’alpeggio.”

Qual è il tuo rapporto con le mucche?
“Ho un legame piuttosto stretto con le mucche. Certo, alcune piacciono più di altre e ognuno ha la sua mucca preferita. Con la mucca preferita si ha più pazienza e le si dà qualche coccola in più. Ma in generale, si vuole bene a tutte le mucche e si desidera che stiano bene. Perché se gli animali stanno bene anche le persone stanno bene e viceversa. Ecco perché mi piace stare in alpeggio: è il luogo in cui mi sento a mio agio. La montagna è il posto migliore per vivere la libertà e la bellezza della natura.”